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La gente è ormai abituata a considerare internet non solo un mezzo di comunicazione ma anche un luogo dove scambiare opinioni, trovare consigli, porre domande e trovare risposte.
E allora perché non usare internet anche per dialogare con il proprio medico?
Negli Stati Uniti, a quanto emerge da un recente sondaggio della Intuit, la maggior parte dei pazienti sarebbe disposto anche a cambiare medico se questo non fosse disponibile alla comunicazione on line. Tra gli strumenti di comunicazione più diffusi e utilizzati spiccano mail, siti e portali seguiti da sistemi di instant messaging (ad esempio Messanger, Skype, etc).
Anche in Europa c’è molto interesse sulle opportunità offerte dal web per migliorare il rapporto tra medico e paziente. In Italia, una ricerca GFK Eurisko Healthcare evidenzia che i medici delle cure primarie utilizzano internet più che altro “on demand”, sia per trovare risposte ad un problema specifico per se stessi, sia per trovare risposte a domande dei pazienti e materiali educazionali per gli stessi.
Ma utilizzando internet molte attività dello studio medico possono trarre giovamento ed i servizi verso i propri assistititi possono essere più efficaci. Non solo informazioni quindi ma anche servizi.
Si tratta migliorare l’interazione tra studio medico e assistito utilizzando non solo il web tradizionale ma anche nuove funzionalità che permettono all’assistito, ad esempio, di effettuare prenotazioni di visite mediche e scambio di dati clinici, utilizzando gli usuali strumenti informatici come PC, Smartphone, Notebook.
Il seguente sondaggio vuole fotografare le attuali modalità di comunicazione medico-paziente e comprendere se e come il medico vuole potenziare la propria organizzazione e rendere più semplice ed accessibile la relazione con gli assistiti.
Al sondaggio hanno risposto 1270 medici delle cure primarie (893 MMG e 377 Pediatri nel periodo 27 ottobre – 1 novembre 2011.