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Al medico di medicina generale e al pediatra di libera scelta è richiesto sempre più spesso di essere controllori e responsabili della spesa sul territorio. Il maggiore onere indotto dall’attività di questi professionisti è legato a visite ed esami ma soprattutto al consumo di farmaci.
Negli ultimi anni, accanto alla verifica della prescrizioni effettuate, è stato richiesto al medico anche di essere protagonista di attività che non rientrerebbero nelle scelte cliniche, come quella dell’annotazione delle esenzioni per reddito. Inoltre, i medici di base sono coinvolti a pieno titolo nella diffusione dei farmaci generici, sempre in un’ottica di risparmio di spesa. Non bisogna dimenticare, infine, che spesso il medico di base è messo nelle condizioni di “trascrivere” su ricettario a carico del SSN, senza poter esprimere giudizio clinico, le richieste formulate dagli specialisti per i pazienti.
Il questionario analizza questi temi per indagare il punto di vista di MMG e Pediatri di Famiglia.
Al sondaggio hanno risposto 1375 medici delle cure primarie (885 MMG, pari al 65% e 490 Pediatri, pari al 35%) nel periodo 9-13 giugno 2011